Il crollo di un mondo

Sono profondamente convinto che la maggior parte della gente non abbia colto il reale significato della portata di queste nuove riforme. Siamo un Paese in declino, con un profondo senso di insicurezza verso il futuro, scoraggiato e mortificato in tutti i sensi. Il precariato sembra essere diventato la norma di vita. Tutte le conquiste sociali, acquisite a duro prezzo, stanno evaporando come acqua al sole. Le prospettive per le nuove generazioni risultano assai indebolite, si gioca sempre di più al ribasso. I salari vengono messi sul mercato al pari di ogni merce. Le sperequazioni aumentano in modo esponenziale e cosi le diseguaglianze. I diritti acquisiti vengono messi ogni giorno in discussione. Tutto può essere comprato. Non esiste alcun collante sociale, tutto viene giocato sul tavolo di un bieco arrivismo. L’individualismo pare aver trionfato in ogni sua forma. Non esistono le classi sociali ma solo individui ansiosi di fare la grande scalata all’apice del successo. I modelli comportamentali non lasciano alcuno spazio alla tolleranza e alla solidarietà. Siamo diventati, inoltre, un paese razzista, che inneggia alla ronda selvaggia, che giustifica i roghi appiccati nei campi nomadi. Si cerca il proprio interesse. Si coltiva il proprio orticello: ognuno per sé e “dio” per tutti. In questa situazione ci vorrebbe un’opposizione forte, tenace, persino spregiudicata. Invece tutto tace. I grandi giornali non fanno altro che annotare il fatto o parlar d’altro. Oggi, per esempio, il Corsera fa un ampio servizio sulle nozze della figlia di Totò Riina.  Intanto sono in corso altri “lavori”… Anzitutto un lavoro di demolizione della Magistratura inquirente. Dubito fortemente che la prossima riforma sulla giustizia sia protesa allo snellimento dei processi e alla riduzione dei tempi d’attesa per quelli che per un semplice procedimento giudiziario sono  costretti ad aspettare almeno 7-8 dieci anni. Questo è il volere degli italiani? Sembra che l’anomalia italiana sia svanita. Il conflitto d’interessi e tutto quel che ne consegue sono spariti dalla circolazione. La cosa più curiosa è il taglio di quattromila posti per i poliziotti proposto in Finanziaria. Che fine ha fatto il problema “sicurezza”? E la benzina da mettere nelle volanti? Anche quella si è volatilizzata insieme al conflitto d’interesse e ai processi?

[on the end… by ~niepatrzsie]

postato da Pierre Louis alle ore 24/07/2008 07:44 |

Commenti:

 #1 24 Luglio 2008 – 13:39

Il blog in questa nuova veste è più simpatico, la linea governativa per niente!:)


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kavafis

#2 25 Luglio 2008 – 10:14

Io porrei il problema sotto un altro punto di vista. E’ chiaro che non condivido una posizione come questa in un blog di questo spessore. Dicevo porrei il problema sotto un altro punto di vista: I magistrati sono l’unico organo autoreferente. Cioè giudica e non viene giudicato se non da se stesso. Ma conosco un bel pò di queste personcine e devo dire che sono uomini che guardano il loro orticello, come tutti gli adepti della “setta stato”.Come banchieri e politici ( tutti). No, il problema è a monte. Non credo nelle rivoluzioni sulla strada (la vita è sacra) , ma credo nelle rivoluzioni di pensiero. Nei libri di storia ci sono troppe cose cancellate. Si dovrebbe partire da là, dalla prima elementare. Sempre stato ( chiesa e stato nella sua complicità) permettendo.
P.S. Il conflitto di interessi è una storiella un pò sciocca… conoscendo bene anche il principale esponente del partito politico dei magistrati.
Un saluto, e veramente i miei complimenti per le innummerevoli ed approfondite informazioni trattate in questo spazio libero.


utente anonimo

#3 25 Luglio 2008 – 11:08

Il mio post non è una difesa d’ufficio dei magistrati. Il CSM è venuto meno alle sue funzioni in casi importantissimi come quelli riguardanti la Forleo e De Magistris. Quindi nessuna acquiescenza. Anzi!
Tuttavia rimango perplesso di fronte a certi atteggiamenti un poco imprudenti. Ciò vale non tanto per il caso singolo, ma per aver intaccato un principio: “La Legge è uguale per tutti”.


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PierreLouis

#4 25 Luglio 2008 – 11:39

Si, scusa, specifico il mio pensiero. La legge ( degli uomini) che io riconosco solo come compromesso del vivere (più o meno) civile non è mai applicata ai magistrati. E non solo per Forleo e De Magistris . I casi eclatanti sono quelli nei quali vengono incarcerate persone innocenti e dopo dieci anni scarcerate con le scuse. Fermo restando che qualcuna di quelle persone innocenti è morta in cella. Il magistrato il giudice il capo delle indagini e i loro sottoposti, sono mandanti ed esecutori di delitti gravi. Dovrebbo essere non dico incriminati, ma licenziati e mandati a raccogliere cicoria nei campi. Gli stessi organi tutelano , di fatto, insieme alle forze armate uno stato di diritto , dove il nepotismo sembra essere un diritto acquisito. Il Csm è indifendibile, è sempre stato indefindebile anche quando proclama a forza la sua indipendenza. Da cosa? Dalla politica? Ma se è politicamente rappresentato… Loro sono il più evidente esempio di conflitto di interessi. Che ne dici di 1000 cittadini che a turno ogni due anni giudicano l’operato dei giudici?
Ecco , un mondo migliore inizia da uno scambio di idee differenti, ma pacato ed un arricchimento come il mio adesso, dove il dubbio è fondamentale. Non tanto per la ricerca della verità , ( che tanto non è propria degli uomini) quanto per una regola ( un pensiero) del buon senso. La conoscenza è la base, ed il dubbio la strada. Allora da questo punto di vista i problemi dell’Italia e del resto del mondo sono solo una conseguenza. I governi ( qualsiasi essi siano) non saranno mai la cura. Beh, mai … non lo so però non ho mai visto un governo del buon senso. Proprio perchè si autotutela. L’unica soluzione è nel pensiero critico . Partirei dalla storia alle elementari. Ah scusa il mio nome Massimiliano. Ho visto utente anonimo: la mia non voleva essere mancanza di rispetto.


utente anonimo

#5 25 Luglio 2008 – 14:18

Caro Massimiliano,
Non devi scusarti. Se non avessi voluto permettere ad utenti “anonimi” di commentare avrei potuto benissimo “chiudere la porta”. Non giudico un commento dal nome di chi lo firma. La firma non aggiunge nulla alla sostanza. I commenti si “commentano da soli”. In certi casi, però, sono stato costretto, mio malgrado, ad introdurre un elemento di moderazione. Ma ciò non è valido per tutti, evidentemente. Ma vengo subito al punto. Credo che l’Italia abbia bisogno di profonde riforme soprattutto nel campo giurisdizionale. Un cittadino non può aspettare anni e anni per una sentenza definitiva. Inoltre, non sono incline all’abuso delle manette. Non gioisco per i colpevoli che non riescono a “reggere” durante il periodo di detenzione. Figuriamoci per chi è stato ingiustamente incarcerato! Sinceramente non mi preoccupano i casi “eccellenti” ma le persone comuni, quelli che non hanno “santi in paradiso” e soldi sulla faccia della terra.


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PierreLouis

#6 25 Luglio 2008 – 15:02

Già. la firma non aggiunge nulla alla sostanza.
Già. Il figlio della vedova ne avrebbe da dire sul giudizio se fosse vivo.
Già .l’Italia ha bisogno di riforme profonde.
Già. Le persone povere che non hanno santi in paradiso sono quelle che ci rimettono. Sempre.
La libertà è diventata individualismo.
I soldi, il dio del nostro tempo, sono un male difficilmente curabile, perchè il metro di misura diventa sempre più la ricchezza. Brutta cosa Pierre Louis.Gran brutta cosa. Grazie per le risposte e l’attenzione. Buona giornata.
Massimiliano.


utente anonimo

#7 25 Luglio 2008 – 15:46

Caro PierreLouis o Pierluigi,
ma perchè ti interessano tanto le persone povere? Sei forse una di loro? Hai vissuto almeno per un giorno fuori di casa sotto i portici? Hai provato a cercare le ragioni non apparenti di chi sceglie di diventare un “homeless”? Ho la netta impressione che la tua sia una sorta di fissazione. Non avendo niente di meglio da fare (oltre a suonare il piano anche in orari poco raccomandabili) preferisci essere “altruista”. Ti metti a spiare le lavandaie…ti atteggi a protettore dei deboli; in realtà vuoi solo essere il loro padrone. Pensaci. Sei un privilegiato. Lo sai questo? Per essere altruista ci vogliono i soldi. E tu di soldi da buttare ne hai parecchi.


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SatiroSinfonico

Informazioni su Pierrelouis

Vivo in un'amena località del S.A., alle pendici di un Monte silente. Mi piace leggere e discorrere di musica, storia e politica. Amo incontrare persone con cui sia piacevole parlare. Poi il resto verrà da solo...
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