VeteroPensionati

La riforma delle pensioni – sempre annunciata e sempre rimandata – è centrale nella giornata odierna. Il Partito Democratico, che pensava di “monetizzare” il governo tecnico a spese del PDL, si sta accorgendo del contrario. La Riforma Fornero sembra pronta: sistema contributivo per tutti, blocco della rivalutazione almeno per un anno, ed un auento delle aliquote contributive. Chi invece non è assolutamente pronto è il Pd, stretto in una morsa fra i sindacati guidati dalla Camusso e il governo “amico”. Il pericolo che sta correndo la moneta unica non chiede tentennamenti.  Quello che non si capisce è come faranno i “bamboccioni” a non rimanere tali se i loro padri e i loro nonni saranno ancora al lavoro. 
Rischiamo di assistere al crollo dell’euro, senza che si eviti il fallimento del BelPaese. E’ una constatazione oggettiva che nessuno può fare a meno di tacere. La spesa con l’innalzamento dei tassi di interesse in italia con il 7 % di Interessi è da evitare. A questo livello dei tassi di interesse siamo al blocco del credito. Prende corpo anche il solito paccheto delle liberalizzazioni. I quotidiani di regime cercano di indorare la pillola dicendo che la perdita di sovranità non è in effetti così grave…  e anzi, in un certo senso, sarebbe auspicabile, se non  altro per uscire da un equivoco di fondo: se si vuole che vi sia una banca centrale che monetizzi il debito, occorre pure che vi sia un governo centrale. Il punto di fondo su cui occorre ritornare a riflettere è questo: o si cede un pezzo di sovranità nazionale oppure si rivendica il diritto di fare come più si crede opportuno. In  parole povere: se si vuole dare piena sovranità ai parlamenti nazionali allora occorre ritornare alla propria Banca centrale.

Informazioni su Pierrelouis

Vivo in un'amena località del S.A., alle pendici di un Monte silente. Mi piace leggere e discorrere di musica, storia e politica. Amo incontrare persone con cui sia piacevole parlare. Poi il resto verrà da solo...
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